martedì 3 gennaio 2012

un giorno come un altro

Per molti di noi oggi è stato un giorno ordinario ma per tanti altri, troppi altri, no. Oggi per qualcuno è stata una giornata di lutto.
Questo è quello che le crisi finanziarie fanno: uccidono.
Il fatto che una cosa non reale come l'economia possa far scegliere agli individui di togliersi la vita fa quantomeno riflettere.

Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile ma altrettanto affascinante: oggi si può mettere in discussione tutto. Tutto ciò che diamo per scontato, oggi ha la possibilità di essere cambiato. Le persone che però potranno godere di questa visione rivoluzionaria sono identificabili mediante l'anagrafe. infatti, chi oggi ha già un'attività avviata e affermata o lavora dipendente da una vita, ha un'età che in media va dai 40 ai 60. Quindi, si trova obbligato a mettersi in discussione e questo non è affatto affascinante. I giovani invece non avendo rosee aspettative hanno la possibilità di ribaltare tutto, di inventare qualcosa di nuovo.
Tutto cambia e noi siamo chiamati a cambiare in meglio, questo è lo scopo. Questo è il lato affascinante di questo momento e sono convinto di non essere il solo a sentire il solletichio allo stomaco quando penso che oggi è il momento per creare.
In ogni caso, è il momento di fare qualcosa. stare fermi lascerà i nostri padri e predecessori allo sbaraglio perché chi deve cambiare, come già detto, sono quali che hanno da giocarsi tutto e prima lo si fa prima l'escalation statistica dei suicidi legati alle crisi finanziarie si fermerà.

Oggi è un giorno come un altro ma abbiamo la possibilità di scegliere come lo vogliamo questo mondo. Lo hanno fatto tutti prima di noi, perché dovremmo saltare il turno?

Il Bimbo

Nessun commento:

Posta un commento